venerdì 30 maggio 2014

IL PESCE DIMENTICATO E LA FORMULA ANTI-SPRECO

 
IL PESCE DIMENTICATO E LA FORMULA ANTI-SPRECO
UN PRANZO ALLA CARITAS SANCISCE L’AVVIO DELLA NUOVA PIATTAFORMA
  
Il progetto sul Pesce Dimenticato, promosso da Regione e Unioncamere Toscana, che da tre anni si batte per tutelare la salute del nostro mare, raddoppia gli sforzi contro gli sprechi.
La campagna promozionale, infatti, è stata creata apposta per evitare lo spreco di pesce buono e sano (il Pesce Dimenticato) che viene spesso rigettato a mare e quindi sprecato, perché non ha un mercato sufficientemente redditizio. Un prodotto che normalmente viene considerato “scarto” e che, non opportunamente valorizzato e commercializzato, rischia di rimanere tale.
Quest’anno la lotta contro lo spreco raddoppia grazie ad un’importante “esperienza pilota” che vedrà consegnare alla Caritas Toscana gratuitamente l’invenduto di alcune cooperative di Lega Pesca della nostra regione. Attraverso la creazione di un punto di raccolta e di distribuzione del prodotto ittico non venduto a fine giornata. Si riesce così a mettere in comunicazione eccedenze (lo spreco alimentare è uno scandaloso paradosso del nostro tempo: un terzo del cibo prodotto nel mondo per il consumo umano è perduto o sprecato) e bisogni, ma sempre garantendo le qualità organolettiche, nutrizionali e di freschezza.
Per sancire quest’evento si è tenuto ieri ,  presso la mensa Caritas di via Baracca a Firenze,  un pranzo a favore degli ospiti abituali della Caritas. I piatti sono stati preparati dai ragazzi dell’Istituto alberghiero Buontalenti, già coinvolti nel progetto “Il Pesce Dimenticato dalla rete alla cattedra”, con la supervisione dello Chef di Vetrina Toscana Maurizio Marsili (nella foto) di Locanda Vigna Ilaria che ha messo a servizio dell’iniziativa la sua capacità nel preparare un menù accurato e sostenibile utilizzando pesce dimenticato.
Il pranzo è stato realizzato con il sostegno di Unicoop Firenze che ha collaborato con il progetto fin dagli esordi condividendone la filosofia. 

Un particolare occhio di riguardo - hanno commentato Regione e Unioncamere Toscana - quest’anno viene rivolto al sociale “RI-utilizzando” nelle mense dei meno abbienti l’invenduto, il non usato, contribuendo ad evidenziare e contrastare uno dei paradossi del nostro tempo: un aumento dello spreco, in questo caso alimentare, anche in presenza di un costante allargamento della soglia della povertà. Per questo motivo questa terza fase del progetto cercherà di creare un trait d’union tra il mondo dei pescatori, quello legato alla trasformazione e al consumo consapevole con particolare attenzione al sociale, per consentire il consumo del “Pesce Dimenticato” anche da parte di coloro che il mondo non deve “dimenticare”. Ambiente, salute, solidarietà sono le tre parole che legano il difficilissimo lavoro dei nostri pescatori e questo ottimo prodotto della tradizione culinaria regionale”.  
 
Un progetto che oltre a tutelare il ciclo di vita del pesce, adesso ne segue anche il “ri-ciclo”, per poter portare sulle tavole con maggiore frequenza un prodotto sano, fresco commercialmente competitivo e  sostenibile,  perché tutti hanno il diritto di mangiare bene.
 

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